Come ricaricare l’auto elettrica a casa

15 Gen 2020 | News

Come ricaricare l’auto elettrica a casa

15 Gen 2020 | News

La ricarica domestica è il punto principale di rifornimento per i possessori di auto elettriche che possono usufruire di frequenti e prolungate soste, soprattutto durante le notte. Secondo i dati attuali la percentuale di ricarica domestica nel proprio garage o posto auto è sopra il 90%.

Ma è difficile ricaricare l’auto elettrica a casa?

No, anzi. La ricarica dei veicoli in ambito domestico avviene tipicamente in corrente alternata “AC” in Modo 1, Modo 2, Modo 3 utilizzando l’apposito cavo, solitamente in dotazione con l’auto. Il cavo è dotato ad una estremità di un connettore femmina Tipo1 da inserire nel vano di ricarica del veicolo mentre all’altra estremità è presente il connettore maschio Tipo2 da inserire nella presa domestica o della stazione di ricarica.

Ricaricare il veicolo a casa è la situazione ideale in quanto, considerando che l’auto sosta per diverse ore al giorno, consente di ricaricare letteralmente la batteria. E’ sufficiente una potenza ridotta (in kW) per poter avere ogni mattina la batteria completamente carica e ripartire in totale tranquillità, sempre considerando quanti chilometri dovete fare durante la giornata.

Innanzitutto bisogna sapere che non è necessario scaricare la batteria per poi ricaricarla completamente. Le moderne batterie al litio, impiegate sugli attuali veicoli elettrici, beneficiano maggiormente di piccole ricariche parziali. Pertanto è consigliabile mettere l’auto sempre in ricarica ogni volta che si parcheggia a casa. Queste ricariche parziali in gergo della mobilità elettrica si chiamano biberonaggi.

Non è necessario avere un nuovo contatore o aumentare la potenza di quello esistente, nemmeno è necessario avere una contabilizzazione separata o alcuna autorizzazione o permesso per ricaricare l’auto a casa. Diventa fondamentale però saper gestire in modo intelligente la contemporaneità dei carichi al fine di limitare la necessità di incrementi di potenza impegnata.

L’auto elettrica diventa un normale elettrodomestico come tutti gli altri, è solo importante sapere come organizzare la propria ricarica per avere il massimo dell’efficienza e non subire sovraccarichi di potenza.

Le modalità di ricarica domestica

Innanzitutto dobbiamo considerare che la ricarica dipende dalla potenza disponibile nel contatore esistente e da quella accettata dal caricabatterie del veicolo.

Per esempio: se carichiamo da una colonnina da 7,4 kW con un caricabatteria interno all’auto elettrica da max 3,7 kW, la ricarica avverrà a 3,7 kW. D’altro canto se carichiamo da una colonnina da 3,7 kW e la batteria dell’auto è da max 7,4 kW, la ricarica avverrà a 3,7 kW.

Una ricarica completa da 3,7 kW richiede circa 5/6 ore di tempo per una ricarica completa. Una ricarica da 7,4 kW richiede circa 2/3 ore di tempo per una ricarica completa.

I costi della ricarica dipendono innanzitutto dal costo della fornitura di energia elettrica previsto dalle diverse offerte commerciali disponibili sul mercato e si possono abbattere notevolmente soddisfando il fabbisogno di energia per la ricarica tramite autoproduzione (per esempio con un impianto fotovoltaico).

Vediamo insieme quali sono le modalità di ricarica migliori per ricaricare l’auto a casa.

Per ricaricare l’auto elettrica ci si può collegare ad una normale presa di corrente (tipo schuko), questo però è una modalità da utilizzare occasionalmente e con molta attenzione. Le normali prese infatti non sono state progettate per resistere, senza danneggiarsi, per molte ore e con potenze elevate.

La formula ideale per una ricarica domestica è dotarsi di una wall-box, cioè un punto di ricarica sicuro che diventerà al pari di un normale elettrodomestico casalingo.

Wall-box: la soluzione ideale per le esigenze di ricarica domestica

Una wall-box è un dispositivo che preleva la corrente dall’utenza elettrica domestica e la trasmette, tramite cavo, all’auto a batteria in modo semplice e in tranquillità perché supporta in sicurezza potenze più alte e quindi può trasferire energia in tempi più brevi caricando la batteria dell’auto più in fretta.

Utilizzando le normali prese domestiche i tempi di ricarica sono lunghissimi, ecco perché è importante a livello privato dotarsi di una wall-box, cioè una presa evoluta, potente e intelligente da installare nel garage o nelle aree di pertinenza del condominio, per ricaricare a casa l’auto elettrica in tempi ragionevoli e a tariffe vantaggiose.

Ovviamente l’installazione richiede l’esperienza di un elettricista che deve sapere come disporre la stazione di ricarica. Serve una fase di test, una di fissaggio a muro e quindi sarà pronta per essere utilizzata al giusto amperaggio. Sarà bene quindi contattare una persona specializzata e farsi seguire nella fase di installazione e montaggio da essa.

Le WALL-BOX sono stazioni di ricarica dotate di una presa universale Tipo2. Questo significa che per collegare il veicolo elettrico è necessario utilizzare il Cavo di Ricarica Modo3 (normalmente in dotazione al veicolo). Con una Wall-Box si può quindi collegare qualsiasi veicolo (basta utilizzare il giusto cavo).

Ecco perché la wall-box è la soluzione ideale per le esigenze di ricarica domestica.

Per maggiori informazioni o per una consulenza gratuita su come dotarvi e installare una wall-box non esitate a contattarci compilando il form che trovate in calce a questo articolo.

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