Guida alla ricarica delle auto elettriche: tipi di ricarica e connettori

17 Nov 2020 | News

Guida alla ricarica delle auto elettriche: tipi di ricarica e connettori

17 Nov 2020 | News

La ricarica dell’auto: un’evoluzione culturale

Con gli sgravi fiscali correlati all’ecobonus e una sempre più crescente attenzione alla sostenibilità, l’auto elettrica interessa sempre più persone.

Ma, come per tutte le cose nuove bisogna imparare a conoscerne i meccanismi e puntualmente arrivano anche le domande: Come si ricarica? Dove posso ricaricare? Conviene?

Ecco quindi qualche semplice consiglio per orientarsi nel mondo delle auto a batteria che rappresentano già oggi il futuro della mobilità. Per fare il “pieno” dell’auto non sarà più esclusivo trovare una stazione di servizio, perché la ricarica della batteria potrà avvenire quasi ovunque: a casa, con una normale presa domestica di tipo Schuko o una wallbox, oppure presso le colonnine elettriche o le stazioni di ricarica veloce che si potranno trovare non solo nelle stazioni di servizio ma anche al ristorante, nel parcheggio dell’hotel, nei parcheggi dei centri commerciali, nei parcheggi pubblici e aziendali.

E’ sufficiente provare una volta la ricarica l’auto per capire quanto è facile, quasi come ricaricare uno smartphone.

I due tipi differenti di ricarica

Esistono due tipi differenti di ricarica per l’auto elettrica:

  1. Ricarica AC (in corrente alternata)
  2. Ricarica DC (in corrente continua)

Ricarica AC

Nella ricarica AC è il trasformatore interno della vettura che provvede a convertire la corrente alternata, fornita dalla rete pubblica, in corrente continua, ovvero quella che occorre per ricaricare la batteria dell’auto.

La corrente alternata consente di passare facilmente da un voltaggio all’altro, a seconda del dispositivo utilizzato, grazie al trasformatore.

Questo tipo di sistema di ricarica è indicato per le ricariche domestiche, flotte aziendali, parcheggi con gestione del carico da 3,4 a 22 kW.

Ricarica DC

Con la ricarica DC la corrente alternata viene trasformata in corrente continua al di fuori della vettura. Il vantaggio, in questo caso, è che la ricarica può avvenire a potenze più elevata e i processi di carica risultano automaticamente più veloci perché si bypassa il trasformatore dell’auto. Questa tipologia di ricarica è utilizzata per esempio nelle stazioni di servizio, nei parcheggi dei centri commerciali, nei parcheggi pubblici con gestione del carico da 24 a 475 kW.

I connettori

Sono diverse le tipologie di connettori principali per la ricarica di un veicolo elettrico in AC:

  • Tipo 1: monofase che gestisce un massimo di 32A e 230V arrivando a 7.4 kW.
  • Tipo 2: mono/trifase che gestisce un massimo di 32/70A a 230/400V circa. In questo caso si può arrivare ad una potenza massima di 22 kW.

 

La corrente continua (DC) consente la ricarica ultra-rapida. In questo caso il caricabatterie è nella colonnina e gli standard principali sul mercato sono il CCS COMBO2 e il CHAdeMO.

 

La corrente alternata del sistema di distribuzione viene trasformata in corrente continua a 400V dalla colonnina di ricarica rapida. Per questo la ricarica ultra-rapida ha un costo maggiore in questo tipo di stazioni rispetto a quelle in AC che prevedono minori investimenti ma una ricarica più lenta.

Come calcolare i tempi e i costi di ricarica

Il calcolo dei tempi di ricarica di un’auto elettrica è semplice: bisogna considerare la capacità della batteria dell’auto in kWh, la potenza del sistema di ricarica e il gioco è fatto. Da notare che il calcolo varia in base alla potenza di ricarica ma anche al caricabatterie interno della vettura.

Facciamo un semplice esempio:

Se la batteria dell’auto ha capacità di 50kW e devo caricare un’auto in AC con una wallbox da 3,4 kWh, per un carico completo della batteria devo considerare circa 12 ore, con una DC da 50kWh la batteria dell’auto si carica in un’ora.

Il costo varia a seconda del gestore ma il calcolo è semplice anche in questo caso: da casa ogni ricarica di una batteria da 10kWh viene conteggiata con un consumo di 10kWh come farebbe qualsiasi altro elettrodomestico.

Considerando che con 1 kWh l’auto elettrica percorre in media circa 7km, ai prezzi medi attuali dell’energia 70km hanno un costo indicativo di € 2,50.

Riassumendo:

  • Esistono quattro tipi di spine, due per AC (tipo 1 e 2) e due per DC (CHAdeMo e CCS).
  • Per quelle di tipo1 si tratta di spine monofase che possono caricare a una velocità fino a 7,4 kW.
  • Quelle di tipo2 sono standard, si tratta di spine a tripla fase e possono caricare a una velocità superiore.
  • La CCS è una versione della tipo2 con due contatti di alimentazione aggiuntivi. Permette una ricarica molto veloce.
  • La CHAdeMO consente capacità di ricarica elevate e una ricarica bidirezionale.

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