I pro e i contro dell’installazione di punti di ricarica per auto elettriche nei parcheggi aziendali.
Premesso che il settore delle auto elettriche è un segmento ancora molto acerbo sotto alcuni punti di vista, me ormai è certo che non è e non sarà una moda passeggera. Questa “migrazione” interesserà anche le aziende, non necessariamente perché si doteranno di un parco auto elettrico da rendere autonomo, ma dovranno fare i conti anche con dipendenti, fornitori e clienti, che avranno l’esigenza di trovare punti di ricarica durante le loro soste.
In questo articolo vogliamo raccogliere alcune semplici considerazioni di base.
L’azienda trasmette un’immagine positiva
Innanzitutto l’azienda che offre il servizio di ricarica auto dà un segnale importante in termini di sostenibilità, tema molto attuale e che tocca spesso la sensibilità di molti. Un’azienda che mette a disposizione questo servizio incentiva in quale modo anche il proprio personale ad optare per una mobilità più pulita in termini di sfruttamento di risorse. Tralasciamo in questa fase di discutere su quanto inquina un motore elettrico piuttosto che un motore tradizionale endotermico.
Vogliamo soffermarci solo su un aspetto che noi riteniamo sostenibile: l’energia che si utilizza per alimentare l’auto elettrica non è una risorsa in esaurimento, come invece lo sono i combustibili fossili. L’energia elettrica non si estrae ma si produce. E la produzione oggi può avvenire utilizzando l’energia del sole attraverso un impianto fotovoltaico.
Dotare la propria azienda di uno o più impianti di ricarica è soprattutto una buona operazione di immagine.
L’investimento è contenuto e agevolato da incentivi
L’investimento in infrastruttura, che comprende colonnina e adeguamento impianto elettrico, può essere minimo e l’attuale ecobonus introdotto con la Finanziaria 2019, è previsto un contributo anche per le spese di aumento di potenza.
Considerato che l’impianto è privato e l’erogazione di ricarica è considerata come un servizio, l’azienda ha la facoltà di fornire la ricarica a pagamento definendo liberamente la tariffa. Il costo di ricarica è comunque relativamente contenuto e pertanto offerto come servizio gratuito, senza eccessivi sforzi, a rappresentare un’ulteriore attrattiva per clienti e stakeholders.
Come scegliere l’infrastruttura ideale
Secondo lo Stato italiano, il parcheggio aziendale è classificato come un “luogo privato aperto a terzi”. In questo caso le stazioni di ricarica devono essere conformi al Modo 3, come enuncia la normativa internazionale IEC 61851-1 stabilita dalla Commissione Elettrotecnica Internazionale ma la l’installazione non richiede alcun tipo di autorizzazione o permesso, perché si tratta di un impianto energetico completamente a carico dell’azienda che lo gestirà in maniera autonoma.
Una ricarica a bassa potenza può essere sufficiente in attività in cui si presume che i clienti lascino a lungo l’auto ferma, come strutture alberghiere o il parcheggio dei dipendenti, mentre laddove la sosta è più breve è consigliabile offrirne una più performante che permetta una ricarica rapida.