Sembra esserci ancora una certa confusione riguardo il futuro della mobilità, in particolare la discussione sembra riaperta sulla data dello stop alla vendita di automobili a motore endotermico.
Quello che è certo, però, è che non sarà certo la politica a frenare l’inarrestabile processo evolutivo della tecnologia e la contestuale diffusione di veicoli elettrici.
Ancora nessuna normativa impone l’utilizzo dei veicoli a batterie e così sarà per molto tempo ancora. Tuttavia il numero di automobilisti che decidono di passare all’elettrico è in costante crescita in tutta Europa, sebbene con qualche eccezione, così come lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica.
Il perché di questa rivoluzione epocale è presto detto: muoversi con una macchina elettrica offre molti più vantaggi rispetto alle auto a combustione, di quanti non siano gli ipotetici svantaggi sbandierati dai sostenitori dei motori di vecchia concezione.
Vantaggi dell’auto elettrica: perché abbandonare le auto a motore termico per i VE
I vantaggi dell’elettrificazione sono molti, principalmente di due tipi: ambientali, a favore del pianeta e della collettività, economici, per le tasche degli automobilisti. Ecco i principali.
Vantaggi dei veicoli elettrici: sostenibilità e minor impatto ambientale
Quello della maggiore sostenibilità ambientale dei veicoli elettrici è forse il tema più controverso nel dibattito pubblico su cosa sia meglio o peggio.
Alcune tesi sostengono che i benefici ottenuti dalla mancanza di emissioni di CO2 durante l’utilizzo delle macchine elettriche, siano vanificati dall’inquinamento generato per la loro produzione.
Nella realtà, però, non è così: le emissioni generate dal processo di produzione dei veicoli sono ampiamente compensate dall’abbattimento dei consumi di energia in fase di utilizzo (i motori elettrici che muovono i VE possono infatti vantare un’efficienza del 90%, mentre per i motori a scoppio scende a circa 20-25%. Ovvero, la maggior parte dell’energia sviluppata viene dispersa in calore e solo una parte minore è trasferita alle ruote del veicolo).
Ancor più se l’energia elettrica utilizzata per la ricarica delle batterie proviene da fonti rinnovabili.
Lo stesso tipo di rapporto riguarda anche le cosiddette terre rare – alcune delle materie prime necessarie alla produzione di componenti dei veicoli elettrici – la cui industria di estrazione ha un impatto ambientale importante che, tuttavia, è controbilanciato dalle enormi possibilità di recupero e riciclo.
Emblematico, da questo punto di vista, è il caso delle batterie al litio. È vero: l’estrazione del metallo ha un impatto ambientale rilevante, ma lo stesso litio utilizzato per una batteria, al fine vita della stessa, può essere nuovamente utilizzato per la produzione di un nuovo esemplare.
Approfondisci il tema leggendo il nostro articolo: batterie auto elettriche, quanto inquinano e come smaltirle
Del tutto opposto è il ciclo vitale dei combustibili fossili: una volta raffinati e messi nel serbatoio i carburanti vengono bruciati e dispersi in aria “a perdere”.
Vantaggi economici dei VE: quando guidare un’auto elettrica conviene
I fattori ambientali sono di primaria importanza, ma che ritorno ha, personalmente, un automobilista che decide di fare il passo verso la mobilità elettrica?
Per rispondere a questa domanda occorre fare prima una precisazione, ovvero che spesso gli utenti si fermano di fronte a un prezzo d’acquisto dell’auto elettrica maggiore rispetto alla controparte a benzina o diesel, quando, invece, per un confronto corretto, occorrerebbe prendere in considerazione anche i costi di utilizzo sul lungo periodo. Ed è proprio qui che si vede la differenza!
Costo del bollo per le auto elettriche e assicurazione
Nella maggior parte delle regioni italiane, i possessori di veicoli elettrici sono esentati dal pagamento del bollo per 5 anni dalla data d’immatricolazione del mezzo.
Successivamente la tassa di circolazione dovrà essere versata, ma con un importo corrispondente a circa un quarto di quanto previsto per i veicoli a combustione. Ci sono, però alcune eccezioni: in Valle d’Aosta, il periodo di esenzione si allunga a 8 anni, mentre in Piemonte e Lombardia è permanente.
Anche i premi assicurativi sono ridotti per gli EV, mentre in molti Comuni d’Italia, le auto elettriche possono parcheggiare gratuitamente nelle linee blu. Infine, non va dimenticato che sono previsti incentivi per l’acquisto di auto elettriche.
Costi di manutenzione delle auto elettriche
Il motore elettrico è un sistema infinitamente più semplice di un qualsiasi motore a benzina o diesel, il che significa che il numero dei componenti che lo costituiscono è di gran lunga inferiore.
Ad esempio, i freni si consumano molto più lentamente rispetto alle auto tradizionali perché il motore “frena” già di per sé quando si alza il piede dall’acceleratore; non c’è un cambio, interventi come il cambio olio o la sostituzione di filtri di olio, aria, benzina o gasolio sono da dimenticare (e con essi anche i relativi costi e problemi derivanti dal loro smaltimento).
In generale, poi, il motore elettrico ha una durata di vita media pari a 300.000 km.
Consumi delle auto elettriche e costi di ricarica
A parità di distanza percorsa, i costi di ricarica di un’auto elettrica sono inferiori rispetto al rifornimento di carburante di un veicolo a motore termico. Inoltre, occorre anche considerare che le macchine elettriche sono dotate di un sistema che recupera l’energia generata per mezzo della forza d’inerzia sviluppata in fase di frenata o rallentamento, con cui si ricarica la batteria.
Abbattimento dell’inquinamento acustico
I veicoli elettrici sono estremamente silenziosi, il che si traduce in comfort di viaggio assoluto, per chi è a bordo, e una drastica riduzione dell’inquinamento acustico, per chi è all’esterno.
Ipoteticamente, poi, qualora dovessero circolare soltanto veicoli elettrici, le barriere acustiche ai bordi delle strade a grande percorrenza diventerebbero superflue, il che consentirebbe di investire la spesa risparmiata nel migliorare la viabilità, ad esempio, o rendere sempre più efficiente l’infrastruttura di ricarica.
Nessuna – salvo eccezioni – limitazione alla circolazione
Essendo veicoli “puliti”, le auto elettriche non sono soggette ai blocchi del traffico dovuti al superamento delle soglie di polveri sottili dei centri urbani. Motivo per cui anche le ZTL non sono più un ostacolo se si guida una macchina a batterie.
Svantaggi delle auto elettriche
Naturalmente i veicoli elettrici presentano anche alcuni svantaggi rispetto alle auto a benzina o gasolio. Uno su tutti è l’autonomia in relazione al tempo di ricarica: in caso di viaggi lunghi a bordo di una macchina a batterie diventa fondamentale organizzare accuratamente le soste per la ricarica e calcolare, di conseguenza, la durata del tragitto.
Tuttavia, questa è solo la situazione attuale: quella utilizzata per le batterie è una tecnologia relativamente giovane e, in questa fase, l’evoluzione è rapidissima.
Il futuro delle batterie è tutto in divenire, nuove tecnologie sono già in via di sviluppo, per sostituire i metalli presenti nelle celle con altri elementi che, combinati con il litio, potranno garantire autonomie di gran lunga superiori alle attuali. E tutto questo avverrà in tempi rapidissimi.
I vantaggi del guidare un’automobile elettrica sono, quindi, evidenti e gli automobilisti ne sono sempre più consapevoli. Oggi più che mai è necessario tenere il passo del cambiamento e adeguarsi per non restare esclusi e, soprattutto, trarne beneficio.
Come? Ad esempio dotando la propria azienda di una struttura di ricarica da mettere a disposizione dei propri clienti che hanno già abbracciato la mobilità elettrica e, perché no, conquistarne di nuovi.
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